5 per mille per FoRST

NEWS

Le novità dalla Fondazione

03 novembre 2017

Cure termali, chance integrata e sostenibile per il Ssn

di Marco Vitale (professore ordinario di Anatomia Umana, Università di Parma; direttore scientifico Fondazione per la Ricerca scientifica termale, FoRST).

 

In una fase storica e sociale nella quale è necessario un razionale contenimento della spesa sanitaria, il decreto di appropriatezza prescrittiva (DM del 9 dicembre 2015) ha ridefinito gli ambiti di intervento e individuato nuove condizioni di erogabilità delle prestazioni. In tale contesto di “appropriatezza” e, nello specifico, nel decreto che stabilisce i nuovi livelli di assistenza, i Lea (DPCM 12 gennaio 2017), viene garantita, per alcune specifiche patologie, l'erogazione dell'assistenza termale, considerata dunque a tutti gli effetti un importante presidio di salute. 
Va da sé, dunque, che l'appropriatezza e l'efficacia delle cure termali rappresentino un dato di fatto riconosciuto da più parti: dai pazienti che, grazie alle cure termali, vedono diminuire il numero di ricadute, usano meno farmaci e riducono l'ospedalizzazione; dai medici di famiglia che osservano in molti casi una riduzione evidente della cronicità di alcune patologie; dal Servizio sanitario nazionale, che ha verificato un effettivo risparmio per le casse della sanità. 
Che sia per fine di benessere, di prevenzione o infine di cura, le terme sono frequentate da tutte le fasce d'età della popolazione. Si va dalla balneoterapia (bagno termale in vasca o piscina), il trattamento idroterapico maggiormente diffuso, alla fangoterapia, dall'idromassaggio alle cure idropiniche (acqua termale da bere) e sedute inalatorie. Nel 39% dei casi, la terapia termale è utilizzata per la cura delle affezioni osteoarticolari, nel 18% dei casi per le affezioni respiratorie e gastrointestinali, per i problemi dermatologici e ginecologici (10% e 7%).

Terapie integrate in 380 stabilimenti 
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha diffuso di recente le nuove linee guida per la cura delle persone anziane, ribadendo un concetto importante: la “cura integrata”, ovvero la predisposizione di una rete di servizi “basati sulla comunità”, che aiutano a gestire i problemi derivanti da numerose patologie tipiche della terza età. Un appello che, in parte, può essere raccolto proprio dal sistema termale. Gli stabilimenti in Italia sono circa 380, sono riconosciuti come presidi sanitari e sono distribuiti su tutto il territorio. 
Quale migliore alleato del Servizio Sanitario nazionale, che fa fatica ad affrontare la cronicità e la polipatologia nell'anziano? Le terme sono già parte della “welfare community” e rappresentano delle possibili strutture di “low intensity care”, non rivolte alle acuzie, ma ottimali per specifiche cronicità o periodi intercritici di malattia.

Cure sostenibili ed efficienti 
L'utilità delle cure termali potrebbe non solo giovare alla qualità di vita del paziente, ma anche al Ssn permettendo un considerevole risparmio e una riduzione delle liste d'attesa, soprattutto nel campo delle patologie muscolo-scheletriche. Lo hanno dimostrato i risultati di una Consensus conference (esperti di università italiane, ospedali pubblici, associazioni pazienti, istituti di ricerca e servizi territoriali) che abbiamo promosso come Fondazione per la ricerca scientifica termale (Forst) e presentato a giugno al Ministero della Salute. 
Il sistema termale vuole affiancare il Servizio Sanitario Nazionale anche in tema riabilitativo, consentendo passata la fase acuta, quando il giudizio medico lo ritenga appropriato, di svolgere parte del programma riabilitativo in ambito termale.
Un altro settore in forte crescita è la ricerca in ambito dermatologico, con un'attenzione speciale alla psoriasi e alla dermatite atopica. Le novità più rilevanti, suffragate da numerosi dati, riguardano in particolare l'effetto benefico che ioni contenuti in specifici tipi di acque hanno sui meccanismi patogenetici cellulari e molecolari della lesione psoriasica. 
È interessante citare anche un filone di attività scientifica su determinate patologie del tratto gastroenterico, come alcune forme di stipsi e reflusso gastroesofageo. Direttrice molto attuale e interessante del lavoro di studio e ricerca della Fondazione riguarda il potenziale impatto delle cure termali su alcune malattie di tipo metabolico, come l'analisi dei meccanismi alla base dell'azione degli ioni-solfato sul fegato e sulla secrezione biliare.
Infine, vorrei segnalare studi pionieristici con acque sulfuree che hanno già dato interessanti risultati in vitro e nella sperimentazione animale sulla progressione della malattia di Alzheimer.


Per curarsi alle terme è necessaria la prescrizione del medico di medicina generale o dello specialista. Arrivato alle terme, il paziente viene visitato di nuovo dal medico in sede, che accerta l'assenza di controindicazioni (per esempio, fenomeni acuti) e personalizza il percorso terapeutico. Le strutture erogatrici di trattamenti termali sono accreditate dal Ssn, che riconosce un ciclo di cure all'anno. Tutte le informazioni sulle caratteristiche terapeutiche delle acque termali, sugli stabilimenti e i trattamenti, oltre che sulle modalità di accesso, sono disponibili su questo sito e sul sito Federterme (www.federterme.it ).

 

 

03 novembre 2017

Malattie respiratorie croniche: contro i danni da smog un aiuto dalle cure termali

Ecco come il termalismo può giovare alle ostruzioni dell’apparato respiratorio, causate da inquinamento atmosferico e fumo di sigaretta


Mentre il nord Italia è sotto assedio dalla cappa di smog che avvolge grandi e piccoli centri urbani, ritorna prepotentemente alla ribalta il tema dei danni alla salute provocati dall’inquinamento atmosferico.

Le particelle di smog, infatti, hanno un effetto irritante e infiammatorio sulle vie aeree, favorendo lo sviluppo di malattie croniche dell’apparato respiratorio e riacutizzando i sintomi in chi già ne è affetto.

Un aiuto contro queste patologie può arrivare dalle cure termali:idroterapia, inalazioni, fanghi hanno dimostrato di esercitare effetti terapeutici positivi.

Lo confermano le evidenze di decine di studi clinici pubblicati su autorevoli riviste scientifiche (il primo, su Jama, risale addirittura al 1913) che si sono intensificati negli ultimi anni.

“Innanzitutto bisogna precisare che il termalismo non è un’alternativa ai farmaci, bensì una ‘sequenzialità’ al trattamento farmacologico: l’obiettivo è aumentare l’intervallo tra il manifestarsi di episodi acuti e tentare di diminuire il numero di medicine assunte, soprattutto per malattie respiratorie croniche” chiarisce a Panorama.it il dottor Marco Vitale, professore ordinario di Anatomia Umana presso il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma e Direttore scientifico della Fondazione per la Ricerca scientifica termale (FoRST).

“Studi scientifici hanno mostrato l’efficacia delle cure termali per bronchiti semplici o croniche, sinusiti, ma anche per malattie otorinolaringoiatriche quali laringofaringite e otite cronica”.

In particolare per la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), patologia “caratterizzata da una persistente e progressiva limitazione al flusso aereo, e associata ad una aumentata risposta infiammatoria cronica delle vie aeree e del polmone a particelle nocive o gas”.

 In pratica si genera un’infiammazione a livello dei bronchi che fa diminuire sempre più l’apporto di aria ai polmoni.

I sintomi sono dispnea (fiato corto, soprattutto sotto sforzo), tosse ed espettorato cronico. Per la diagnosi il primo esame da effettuare è la spirometria, che valuta la capacità respiratoria.

I numeri (preoccupanti) della BCPO e lo stretto legame con l’inquinamento

È tra i principali responsabili della mortalità nei Paesi industrializzati: il Global Burden of Disease Study prevede che nel 2030 diverrà la terza causa di morte a livello mondiale.

Mentre l’incidenza è praticamente uguale nei due sessi, i decessi sono 2-3 volte maggiore negli uomini nelle fasce d’età più avanzate.

In Italia è la causa del 50% circa delle morti per malattie respiratorie. “Fortunatamente la BCPO si può prevenire, a parte i rari casi di predisposizione genetica: fondamentale è evitare i maggiori fattori di rischio, cioè fumo di sigaretta, inalazione di polveri prodotte da lavorazione di materiale, inquinamento atmosferico” dice Vitale.

Proprio a causa di quest’ultimo le stime indicano che nei prossimi dieci anni ci sarà un incremento notevole di casi, anche e soprattutto nei Paesi in via di sviluppo.

I benefici delle cure termali

Sono diversi i meccanismi che procurano effetti benefici: “le cure termali inalatorie svolgono un’azione mucolitica, molto importante per liberare le ostruzioni bronchiali causate dalla malattia, un elemento rilevante nel migliorare la condizione del paziente e diminuire e rallentare la progressione del danno broncopolmonare” spiega Vitale.

Il “segreto” del toccasana termale è l’idrogeno solforato, presente nelle acque: “quelle sulfuree hanno un effetto batteriostatico, cioè creano un ambiente sfavorevole alla sovra infezione batterica, che è una complicanza di queste malattie”.

Inoltre studi scientifici dettagliati hanno mostrato che esercitano un effetto antiinfiammatorio generale: “grazie al trattamento termale alcuni globuli bianchi, quelli che producono molecole responsabili dell’infiammazione come le citochine, sono meno attivi (e diminuiscono un po’ anche di numero) quindi si interrompe il ciclo di auto mantenimento dell’infiammazione cronica” afferma Vitale.

Inoltre il professore spiega che nelle fasi avanzate nella BCPO “c’è una diminuita secrezione di elastasi, che è un enzima che rompe l’elastina, proteina presente nei tessuti polmonari, che crea quelle condizioni favorevoli alla dilatazione enorme degli alveoli, per cui il malato si ritrova con polmoni meno elastici, le vie aeree più occluse e più muco. Tradotto, significa meno spazio respiratorio”.

Il termalismo, soprattutto inalatorio, contrasta alcuni elementi portanti di questo meccanismo.

L’idrogeno solforato, in generale, diminuisce lo stato infiammatorio: "non solo nella BCPO, ma anche in situazioni caratterizzate da infiammazione ad andamento cronico e ripetitivo come la psoriasi e la dermatite atopica”.

Anche i fanghi apportano un miglioramento dell’attività respiratoria. “Quando applicati sulla muscolatura affaticata aumentano la tollerabilità alla fatica” dice Marco Matucci Cerinic, Professore Ordinario di Reumatologia e Direttore della Struttura Complessa di Reumatologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi di Firenze.

“Ma i fanghi devono maturare, con un processo che dura mesi, tenendo l’argilla, che di per sé non è efficace, in contatto con acque termali. Studi chimici hanno dimostrato che in questo modo si formano microorganismi, alghe e “batteri buoni”. Sono in corso studi clinici per vedere se e come passano attraverso la cute, favorendo l’eliminazione di radicali liberi nei tessuti, nocivi per le infiammazioni”.

Quando e come curarsi

I trattamenti termali, per svariate patologie muscoloscheletriche, reumatiche, respiratorie, della pelle e altre malattie sono inclusi nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) del Servizio Sanitario Nazionale.

Ma prima di recarsi alle terme è indispensabile una visita dal medico o dallo specialista, che poi prescrive la cura: “bisogna assolutamente evitare la terapia termale durante le fasi acute delle malattie” avverte Vitale.

“La cura termale è indicata nelle malattie croniche, ma negli episodi acuti è da escludere. Inoltre, all’arrivo alle terme il paziente viene rivisitato dal medico termalista, che verifica non ci siano controindicazioni in atto in quel momento, e in quel caso non procede. Altrimenti, sulle indicazione generale del medico inviante, personalizza il percorso del singolo paziente”.

La durata tipica del ciclo di cura è di 12 giorni, poi “bisogna valutare col medico quando riproporre un altro trattamento”.

Per l’asma l’indicazione del termalismo è dibattuta. “In generale è contro indicato, perché la malattia è caratterizzata da episodi acuti e le acque ioniche o saline possono avere degli effetti irritanti. Si potrebbe aprire un filone di cura, ma al momento si sconsiglia”.

Alzheimer e osteoporosi: le nuove frontiere della ricerca

“Gruppi di ricerca italiani hanno dimostrato, con studi in vitro e in vivo sugli animali, che i solfuri contenuti nell'acqua termale sono in grado di ritardare la progressione della patologia” afferma Vitale.

Sull'osteoporosi “i solfuri agiscono positivamente sulle cellule dell'osso e, soprattutto nelle donne, possono ritardare o contrastare potenzialmente questo problema fisiologico”.

Non è stato avviato ancora nessuno studio sull'uomo, ma il nostro Paese potrebbe avere un ruolo chiave in questo filone di ricerca.

L’Italia e la Francia infatti sono le uniche nazioni che hanno una fondazione per la ricerca scientifica termale: la FoRST è nata per promuovere studi di medicina termale basati sull'evidenza e assieme ai cugini d’oltralpe sta facendo da triano per un unico progetto europeo per gli studi sul termalismo.

Finora sono stati fatti studi su piccoli gruppi di pazienti, ma “serve la potenza statistica dei grandi numeri, per realizzare trials clinici randomizzati, ben disegnati, multicentrici e della durata di almeno due anni”.

“I migliaia di reclutamenti necessari si possono realizzare facilmente nel grande bacino di pazienti che già si recano agli stabilimenti”. Secondo gli ultimi dati raccolti da Federterme, l’Italia dispone di un complesso di circa 380 aziende termali, più che sufficienti per raccogliere dati per analisi molto dettagliate.

16 maggio 2017

FoRST — Fondazione per la ricerca scientifica termale quale ente beneficiario del 5 per mille

Vi ricordiamo che anche per quest'anno sarà possibile destinare la quota del 5 per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche alla scrivente Fondazione.

Destinare il proprio 5 per mille alla Fondazione per la ricerca scientifica termale non comporta alcun onere aggiuntivo rispetto a quanto già dovuto all'erario e che tale scelta non collide, in alcun modo, con quella relativa all'8 per mille di cui alla legge n. 222 del 1985 ed, infine, che sarebbe molto importante dare la più ampia diffusione a questa iniziativa, in modo che i titolari e anche i dipendenti delle Aziende ovvero i curandi che effettuano soggiorni per cure termali, possano valutare l'opportunità di contribuire al finanziamento della Fondazione.

Per quanti decidessero di operare questa scelta ricordiamo che è necessario apporre, nell'apposito riquadro che figura sui modelli di dichiarazione (730 — CUD), oltre alla propria firma, anche il codice fiscale corrispondente a Fondazione, lo

07382231004,

e che è consentita una sola scelta di destinazione del 5 per mille.

Vi preghiamo, una volta effettuata la scelta di destinazione nei confronti di Fondazione di darne immediata conferma agli uffici della Fondazione all'indirizzo di posta elettronica segreteria@fondazioneforst.it.

Restando a Vostra disposizione per ogni eventuale chiarimento, cogliamo l'occasione per porgere i più cordiali saluti.

 

 

07 marzo 2017

FoRST: per il VI Bando arrivato numero record progetti di ricerca

Grande e graditissima sorpresa all’ultima riunione del Consiglio Direttivo della FoRST, la Fondazione per la Ricerca Scientifica Termale creata da Federterme/Confindustria  nel 2003, con lo scopo di promuovere e sostenere l’attività di ricerca scientifica in ambito termale, incentrata sugli effetti biomedici e socio-economici delle cure termali.

Il presidente Aldo Ferruzzi ha reso noto a tutti gli intervenuti che i progetti di ricerca arrivati dopo la chiusura (24 febbraio 2017) del VI Bando di ricerca, sono stati ben 27: un numero record, quasi doppio rispetto al miglior risultato (15 progetti ricevuti) conseguito da un Bando (il terzo), a testimonianza del crescente intesse del mondo termale a validare scientificamente le diverse cure con acqua termale. Tale risultato piacevolmente inaspettato ha indotto il Consiglio di Amministrazione ad adottare una delibera di ampliamento delle risorse finanziare da mettere a disposizione dei vincitori, che inizialmente erano state previste in 300 mila euro e che alla luce delle innumerevoli richieste pervenute sono state aumentate a 450 mila euro.

Il sesto Bando di ricerca lanciato dalla Fondazione riguardava quattro tematiche:

  1. I benefici delle cure otorinolaringoiatriche;
  2. I vantaggi di quelle dermatologiche (legate in particolare ai trattamenti anti ustioni);
  3. I  risultati positivi delle cure idroponiche (oggi non diffuse nei Centri termali come ci si auspicherebbe);
  4. I trattamenti di disinfezione delle piscine termali che, non potendo essere affrontati come  per le normali piscine pubbliche, hanno bisogno di soluzioni nuove scientificamente e tecnologicamente all’avanguardia.

Ora non resta che attendere le valutazioni tecnico-scientifiche degli esperti internazionali che in forma anonima valuteranno le proposte per la redazione della graduatoria dei meritevoli del contributo della FoRST.

23 dicembre 2016

Avviso di pubblicazione - VI BANDO DI RICERCA

La Fondazione per la Ricerca Scientifica Termale (FoRST), è un ente, senza fini di lucro,
istituito nel 2003, con lo scopo di promuovere e sostenere l’attività di ricerca scientifica in ambito termale, incentrata sugli effetti biomedici e socio-economici delle cure termali.

Nel perseguimento dei suoi scopi statutari ha cofinanziato fino ad oggi, tramite cinque bandi ricerca, 72 (settantadue) progetti scientifici orientati soprattutto ad indagare gli effetti benefici che l’utilizzo delle acque termali e delle risorse del termalismo terapeutico sono in grado di generare in molte condizioni patologiche.

Il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione per la ricerca scientifica termale nella seduta del 23 novembre 2016 ha deliberato l’emanazione il VI bando per la presentazione di progetti di ricerca nell’ambito delle:

  • Patologie metaboliche
  • Riparazione tissutale
  • Patologie otorinolaringoiatriche
  • Trattamento delle acque

Il bando è rivolto a:

  • Istituzioni di ricerca nazionali e internazionali, Istituti di ricerca pubblici e privati, Università pubbliche e private, IRCCS; Aziende Ospedaliere
  • Amministrazioni locali e Dipartimenti di Salute Pubblica
  • Ministero della Salute
  • Istituto Superiore di Sanità
  • INPS
  • INAIL

Il bando, disponibile esclusivamente on-line sul sito: https://grants.fondazioneforst.it
I progetti di ricerca le cui modalità di compilazione e presentazione sono riportate nel bando predetto dovranno essere compilati entro venerdì 10 febbraio 2017, nonchè pervenire anche in formato elettronico scannerizzato al seguente indirizzo di posta certificata: fondazioneforst1@legalmail.it ovvero in formato cartaceo a mezzo raccomandata a.r. alla Fondazione per la Ricerca Scientifica termale - via Po n. 22, 00198 Roma (farà fede il timbro postale o la data riportata sulla lettera di vettura del corriere) entro venerdì 24 febbraio 2017.
Per qualunque informazione è possibile rivolgersi alla segreteria della Fondazione al numero 0039/ 06/85300966, oppure all’indirizzo e-mail: segreteria@fondazioneforst.it

24 marzo 2016

Biomedical SPA Innovation: Technology, Space and Environment - V BANDO DI RICERCA

Tecnologia, Spazio e Ambiente, questo è il tema dell’ultima call scientifica lanciata dalla Fondazione, che ha previsto quale unico partner di ricerca il Politecnico di Milano.

Con due successive delibere, il Consiglio d’Amministrazione, su proposta del Comitato scientifico, ha approvato la graduatoria delle proposte di ricerca che si sono aggiudicate il previsto co-finanziamento.

Sulla base di uno stanziamento complessivo di 300 mila euro, cinque, sono risultati i progetti pienamente rispondenti ai criteri di brevettabilità e innovazione tecnologica richiesti dal bando ed elencati nel prospetto riportato.

Tutti i Dipartimenti interessati del Politecnico hanno sottoscritto la Convenzione che regola i rapporti con la FoRST e dopo aver dato il via all’attività scientifica hanno ricevuto la prima tranche di finanziamento, che per ciascun progetto è stata pari a 12 mila euro (20% dello stanziamento complessivo di 60 mila euro).

Ora sarà necessario attendere la prima scadenza fra dodici mesi per la verifica dello stato di avanzamento scientifico ed amministrativo delle sperimentazioni.

07 ottobre 2015

Bando FoRST: presentati i primi progetti del Politecnico.

Nove Progetti per complessivi 900 mila euro: è la “risposta” del Politecnico di Milano al Bando lanciato dalla Fondazione per la Ricerca Scientifica Termale (FoRST) in materia di innovazione tecnologica.

I lavori non sono stati ancora esaminati. Saranno inviati quanto prima al Comitato scientifico presieduto dal prof. Vitale per una loro valutazione in merito.

La FoRST ha stanziato per questo Bando una somma pari a 300 mila euro, e sulla base delle regole che disciplinano le modalità di co-finanziamento dei progetti, l’auspicio è quello di riuscire a finanziarne almeno la metà.

Ora, però, non ci resta che attendere le valutazioni tecnico-scientifiche degli esperti, che a breve ci diranno quali proposte sono meritevoli del contributo della Fondazione.

Emerge comunque la soddisfazione degli organi della FoRST per essere riusciti con questo bando ad attrarre l’interesse del Polo Universitario tecnologico più importante del Paese.

17 luglio 2015

Avviso Pubblicazione Bando

La Fondazione per la Ricerca Scientifica Termale (FoRST), è un ente, senza fini di lucro, istituito nel 2003, con lo scopo di promuovere e sostenere l’attività di ricerca scientifica in ambito termale, incentrata sugli effetti biomedici e socio-economici delle cure termali.

Nel perseguimento dei suoi scopi statutari ha cofinanziato fino ad oggi, tramite quattro bandi ricerca, 67 (sessantasette) progetti scientifici orientati soprattutto a certificare gli effetti benefici che l’utilizzo delle acque termali e delle risorse del termalismo terapeutico sono in grado di assicurare in molte condizioni patologiche.

Attualmente il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione per la ricerca scientifica termale ha emanato il V bando per la presentazione di progetti di ricerca nell’ambito della

“Biomedical SPA Innovation: Technology, Space and Environment”.

 Il bando è rivolto esclusivamente al:

  • Politecnico di Milano (PoliMi)

Il bando, disponibile esclusivamente on-line sul sito: https://grants.fondazioneforst.it è consultabile anche qui.

I progetti di ricerca le cui modalità di compilazione e presentazione sono riportate nel bando predetto dovranno essere compilati entro martedì 15 settembre 2015, nonchè pervenire anche in formato cartaceo entro il venerdì 25 settembre 2015 (farà fede la data del timbro postale ovvero della lettera di vettura del corriere) al seguente indirizzo:

Fondazione per la Ricerca Scientifica termale - via Po n. 22, 00198 Roma.

Per qualunque informazione è possibile rivolgersi alla segreteria della Fondazione al numero 0039/ 06/85300966, oppure all’indirizzo e-mail: segreteria@fondazioneforst.it.

 

14 ottobre 2014

Insediamento ufficiale del nuovo Consiglio d’Amministrazione

Il nuovo Consiglio di Amministrazione della FoRST, si è formalmente insediato lo scorso 1° ottobre.

Infatti con la nomina da parte del Ministero della Salute della dott.ssa Sabrina De Camillis, esperta in materia di sicurezza alimentare, l’organo statutario è ora al completo e può dar vita al mandato 2014-2016, targato Aldo Ferruzzi, quale neo Presidente.

Il past President Filippo Fernè, che ha guidato la Fondazione negli ultimi sette anni, è stato nominato componente del Comitato Esecutivo insieme alla collega Rosanna Turchi, confermata nel ruolo di Tesoriere.

Confermati anche i Componenti regionali fatta eccezione per il Veneto, rappresentato ora dal dott. Antonio Maritati, dirigente responsabile del settore coordinamento tecnico, che prende il posto del prof. Leonardo Punzi dell’Università di Padova.

Un passaggio di consegne anche nel Collegio dei Revisori dei Conti; infatti il dott. Daniele Diamanti, ha sostituito il dott. Mario Crosato. Confermati invece gli altri due membri, nelle persone dei signori Alessandro Mollica e Bruno Mambriani, in qualità di Presidente dell’organo.

L’incarico di Coordinatore scientifico resta affidato al prof. Marco Vitale, Direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche, Biotecnologiche e Traslazionali dell’Università di Parma.

25 marzo 2014
La Repubblica Idroterapia

Terme : l'OMS ne riconosce il ruolo

Trattamenti prescritti dal medico : più usati nei problemi muscolo-scheletrici, respiratori, dermatologici.

"Idroterapia  dall'artrosi alla pelle" (da "La Repubblica" 25-03-14)

(scarica l'articolo)

(vedi online su La Repubblica.it)

 

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