Le Patologie Reumatiche

 

  • L'artrosi primaria e secondaria.

  • I reumatismi extra-articolari.

  • I reumatismi dismetabolici: gotta e pseudogotta.

 

LA CURA TERMALE :

A) La fangoterapia o lutoterapia

E' l'impiego in terapia del fango termale, termine con il quale si intende una melma, naturalmente calda o riscaldata, derivante dalla commistione di una componente solida inorganica e/o organica, il cosiddetto fango vergine, con acqua minerale ed usata, dopo opportuna "maturazione", nella pratica medica.

Tecnica d'uso della fangoterapia

Temperatura: 47° - 50°C.

Durata: 15' - 30'.

Ritmo: 1 al giorno.

Estensione: a "tutto corpo"; a "mezzo corpo"; a uno o più arti; in cassetta; in mastello.

Spessore: 7 - 10 cm.

Numero totale: 12 - 15 - 21.

B) La balneoterapia

Consiste nell'immersione, completa o parziale, del corpo in una vasca individuale o in una piscina "collettiva" contenente acqua minerale portata e mantenuta alla temperatura, ritenuta opportuna in rapporto all’indicazione clinica. Principi generali per la pratica della balneoterapia sono: la temperatura dell’acqua, 34°- 38°C; la durata del bagno, 10’ - 20’, a giudizio del medico; deve essere praticato a digiuno o a digestione ultimata, in genere al mattino; il ciclo di cura, 10-20 bagni al ritmo medio di 1 al giorno; può essere praticato più di un ciclo di cura all’anno, a seconda delle indicazioni cliniche e dell’impostazione generale della terapia. Al termine del bagno deve seguire, in appositi locali, la cosiddetta “reazione” per circa 20’-30’. Le modalità tecniche sono bagni individuali in vasca semplice: a immersione totale o parziale; bagni individuali in vasca speciale per fisioterapia e riabilitazione; bagni in piscina termale, anche per pratiche fisiochinesiterapiche attive e passive.

C) L'antroterapia

Le grotte sono escavazioni naturali e/o artificiali collegate a sorgenti di acqua minerale ad elevata temperatura. Si distinguono in: "umide" se nell'ambiente giungono i vapori emanati dalla sorgente, "secche" se perviene soltanto il calore. Queste ultime vengono anche denominate stufe. La temperatura consigliata per la cura è: per le grotte umide di 30-42°C; per quelle secche si possono prescrivere, senza inconvenienti, temperature di 50-70°C; la seduta varia da 10 a 60'.

D) L'idropinoterapia o cura idropinica.

Consiste nel bere in orari stabiliti acqua minerale in quantità, temperatura, tempi e ritmi determinati, ad esempio, le acque minerali, soprattutto oligominerali e bicarbonate, agiscono favorevolmente nell'alterazione del metabolismo purinico che caratterizza la gotta.

Le cure associate alla crenoterapia

I mezzi di cura termale possono essere associati alle numerose modalità di riabilitazione e rieducazione funzionale. Si parla infatti di crenofisiochinesiterapia, intendendo per crenofisiochinesiterapia quelle metodiche caratterizzate dalla stretta integrazione della terapia fisica, della mobilizzazione attiva e passiva e del mezzo termale, che si fondono in un univoco intervento, a stretto sinergismo d'azione.

L'osteoporosi

Le cure termali riguardano:

L’introduzione di calcio con le acque minerali senza apporto calorico, come avviene per gli alimenti.

Le influenze delle cure termali esterne (balneofangoterapia) su sintomi della malattia.